Mamma portami in piscina, da grande voglio fare il nuotatore

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Il nuoto è uno sport popolare e super praticato, indagini alla mano sui giovanissimi. E tra poco i grandi eventi che tutti seguiranno...

Copyright foto: saverio de giglio

Il nuoto vince, ha già vinto e continua a vincere. Chi non lo ha afferrato, o gioca allo struzzo, o non è collegato, o sta su un altro pianeta che non sia il nostro. Ovviamente acquatico. Il calcio (e molte altre discipline) attraversa un momento critico e chi tiene tutto a galla nello sport nazionale è l’acqua nelle forme previste dalla piscina, ma anche dalle acque libere. Medaglie, vittorie, personaggi, è tutto un concentrato di esempi che fanno da traino, ormai l’equazione la conosciamo da tempo, e il nuoto adesso è l’equazione (quasi) perfetta.

Ragionamento successivo è che le trasformazioni future in vasca passino inevitabilmente dai baby o giù di lì. Il futuro della vasca parte anche, inevitabilmente, dagli osservatori permanenti sullo sport giovanile. E la Doxa, con la sua divisione KidSport, ne fa subito un bel quadretto acquatico che cade a fagiolo nel nostro acquario permanente. Se i giovani e i giovanissimi sono sempre meno sedentari rispetto a quel che ci si potrebbe aspettare dall’epoca sempre più telefonino, play station e computer, il risultato netto della ricerca Doxa è l’aumento significativo tra i più giovani, con nuoto e calcio (fascia 5-13 anni per intendersi) guarda caso tra gli sport più praticati.

Con il nuoto che ha la palma d’oro della trasversalità assoluta cioè praticato da quasi un terzo dei bambini, tra maschi e femmine, che ovviamente hanno come mito, soprattutto le piccole - guarda caso - Federica Pellegrini. Dove voglio arrivare? Che per mantenerci belli sani e attivi in acqua- passatemi la vivace battuta agonistica - bisogna ripartire da zero ogni volta per agguantare l’ammirazione e l’imitazione dei piccoli, sperabili prossimi futuri siluri in cuffia e occhialini. Solo così si alimenta e si tiene vivo il sogno acquatico. Da zero ripartiamo con gli europei in corta, dove inevitabile ci sarà molto mediatico interesse.

Gabriele Detti con l'ex Premier Matteo Renzi alle Olimpiadi di Rio 2016 (Ferdinando Mezzelani-Gmt)

Detto questo, la notizia di giornata per gli addetti ai lavori di vasca: Gabriele Detti è nel bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, nel senso che l’infiammazione impone ancora un allenamento alternativo, misto a un evidente riposo più intenso del normale. Più gambe che braccia, ma grande attenzione a riprendersi con la spalla. Salterà l’assoluto par di capire, molto probabilmente l’europeo corto (anche se non è ancora deciso), ma la figurina di Detti nell’album Panini del nuoto è sempre una topcard per tutti i tifosi. Un bell’esempio per le giovani generazioni.

zicche@swimbiz.it

 

AGGIORNAMENTO DI REDAZIONE: Il sito Fin ha ufficializzato l'assenza di Gabriele Detti dagli Assoluti Invernali di Riccione dell'1-2 dicembre.

Il tecnico federale Stefano Morini ha ritwittato l'editoriale di Swimbiz

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