McEvoy, account hackerato “Atleti, attenzione con i social media”

Copyright foto: Abc

Neanche l’uomo più veloce dell’anno può sfuggire ai pericoli del mondo digitale. Cameron McEvoy, primatista mondiale 2016 nei 100 stile libero (47”04), si è svegliato al mattino trovando la foto di una donna in topless, twittata dal suo account ai suoi 11.800 followers, scrive il quotidiano Courier Mail. Ovviamente il profilo era stato hackerato, la foto è stata cancellata e la password cambiata. Nulla di grave, in questo caso, ma Swimming Australia ha giustamente lanciato un monito, invitando i nuotatori Aussies a usare con cautela i loro social media. La sicurezza digitale dev’essere una priorità, specialmente per personaggi pubblici come gli sportivi di una nazionale, perché il peggiore rischio non è d’incappare in episodi imbarazzanti come questo, ma di vedere le proprie informazioni personali in mano a degli sconosciuti. Inoltre considerato il divieto di promuovere sponsor non olimpici durante I Giochi, che succederebbe se un hacker lanciasse un messaggio pubblicitario dal profilo di un atleta? Rischierebbe la squalifica, in caso non riuscisse a dimostrare di non aver usato in prima persona il suo account? Il risveglio di McEvoy, peraltro, è stato solo il culmine di una notte in cui ha sperimentato in prima persona una delle scosse di terremoto che occasionalmente scuotono il Giappone. Magnitudo 5 a Tokyo, dove fortunatamente l’ingegneria antisismica trova massima applicazione.

moscarella@swimbiz.it

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