Messico a Rio 2016 con bandiera e inno. E l’Ioc presta un milione di dollari

La notizia più attesa dai rappresentanti degli sport acquatici messicani dopo che, il gennaio scorso, la Fédération Internationale de Natation aveva deciso di sospendere la federnuoto messicana. Il motivo, il mancato pagamento di una penale dopo la rinuncia a ospitare i Mondiali di nuoto 2017(leggi qui), che si terranno invece a Budapest. Le conseguenze, l’obbligo per tuffatori, nuotatori, sincronette & co di gareggiare sotto bandiera Fina e, in caso di oro, salire sul podio con l’inno della federazione mondiale. Peraltro, senza più divisa ufficiale, nelle scorse settimane si è anche assistito a scene come la t-shirt di Braccio di Ferro (foto) indossata da Rommel Pacheco al torneo pre olimpico di tuffi. Ora, l’International Olympic Committee ha concesso loro di poter gareggiare alle prossime Olimpiadi di Rio 2016 sotto bandiera e inno nazionale “Dopo lunghe trattative, settimana scorsa, con l’Ioc e la Fina” ha commentato oggi in conferenza stampa Carlos Padilla Becerra, Presidente della Federación Mexicana de Natación. Federazione che, ora, promette battaglia al Tas per vedersi concesso il medesimo diritto anche in tutte le manifestazioni acquatiche a egida Fina. Inoltre, si legge sul portale Excelsior.com, l’Ioc ha concesso un prestito di 1 milione $ al Comitato Olimpico Messicano per sostenere le spese di viaggio e accomodamento a Rio. Settimana scorsa, infatti, il Presidente del Com, Alfredo Castillo, aveva espresso dubbi sulla possibilità di ricevere fondi federali per tali spese, considerata l’attuale situazione economica del Paese.

 

moscarella@swimbiz.it

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