Mio padre ha vinto otto ori olimpici: ecco Nate Biondi, figlio di Matt

Quello delle dinastie, dei figli che seguono le orme dei padri, è un topos della cinematografia e cultura statunitense. Ci ha provato col basket, Nate Biondi. Ma con un cognome così, devi almeno provare tuffarti in vasca. Nate, figlio di Matt Biondi, velocista e sprinter per eccellenza, otto volte oro olimpico Nuota i 100 e 200 stile, segnala il sito swimswam. Se mai sfonderà, lo chiameranno “Nate the great”. Annuncia su Twitter di essersi promesso alla University of California, la stessa dove nuotò e studiò Matt. Fu il primo a vincere per due edizioni consecutive l’oro mondiale dei 100 stile libero, la gara regina, record eguagliato solo da Filippo Magnini  e James Magnussen. Talmente forte che, ai Giochi di Barcellona 1992, tutti davano per scontata la sua vittoria nei 100 individuali. Il giovane cronista Christian Zicche, poi fondatore di Swimbiz.it, puntò invece su un giovane russo, poco conosciuto ai più, che aveva visto nuotare l’anno prima a Saluzzo, in Piemonte, rimanendo incantato dalla leggerezza con cui scivolava in acqua: Aleksandr Popov. Biondi non arrivò neppure sul podio in quella gara, mentre lo Zar della vasca veniva incoronato. Ma lo statunitense si consolò con due vittorie in staffetta, arrivando a otto ori olimpici in tre edizioni. Quando fan e giornali giocano a immaginare la 4x100 dei migliori velocisti di ogni epoca, il suo nome non manca mai. In futuro, potrebbe esserci Nate Biondi al suo fianco.

moscarella@swimbiz.it

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