Basta guardarla nella sua profondità, Alessia. La Zecchini apneista passa tutta in uno specchio dai suoi occhi colorati e pieni di magia come il mare, azzurro luccicanti e sorridenti dall’animo aperto di chi fa con naturalezza anche le cose più profonde. Occhi che s’immergono splendidi in un altrettanto incantato mare come quello dei Caraibi, al largo dell’Honduras. Mare selvaggio che ti cattura proprio lì dove i famosi Pirati nascondevano tesori e tentavano di rubarti anche l’anima al caso. Un posto da perderci la testa, e magari il fiato che non si fa mai corto ,ma bensì millesimato per non perdere un attimo, sempre più giù per arrivare a meno 88. La quota del tesoro e dell’oro che Alessia ha raggiunto con il suo mantra acquatico, fatto di allenamento e io profondo, sublime compostezza atletica e perfezione di equilibrio.
Fotogallery a cura di Stefano Salvi/Monya Rossi-Salvimar Fluyd:

Come migliaia di chilometri più in là, a Taipei, la regolare bracciata dopo bracciata di Gregorio Paltrinieri che la profondità la solca e la cavalca in superficie, ma altrettanto libero nel suo nuoto da diecimila leghe sopra i mari, pendolino da acque senza barriere. Nel più profondo azzurro, due meraviglie d’oro dell’acqua italiana.