Orbán costretto al dietrofront: sfuma il suo sogno di una Budapest olimpica

Copyright foto: los angeles times

Lo ha annunciato ieri sera Zoltàn Kovàcs, portavoce del Premier ungherese Viktor Orbán: la città di Budapest rinuncia alla candidatura olimpica per il 2024. Scrive Repubblica.it che, per motivi di prestigio nazionale, il Primo Ministro puntasse molto nel suo progetto politico su una vittoria della capitale magiara. Secondo il sito del quotidiano, sarebbe stata la campagna del movimento Momentum, contraria alla candidatura, a costringere infine il Premier e il sindaco di Budapest, Istvan Tarlos, al dietrofront. Restano candidate Los Angeles e Parigi.

I rendering del Dagàly Aquatics Complex, completato due giorni fa, presentati dal sito ufficiale di Budapest 2024

Orbán è ben conosciuto nel nuoto e proprio dagli sport acquatici passava parte della strategia olimpica di Budapest. Inizialmente scelta come sede dei Mondiali di nuoto 2021, la città ospiterà invece la competizione già quest’estate, dopo la rinuncia di Guadalajara. Quest’anno sarà scelta anche la sede dei Giochi 2024 e l’occasione era stata colta al balzo. Il progetto iniziale del Dagály Aquatics Complex, completato due giorni fa e ribattezzato Danube Arena(leggi qui), fu modificato in corsa e ampliato appositamente per soddisfare le esigenze di un’Olimpiade, come mostravano anche i rendering sul sito ufficiale di Budapest 2024. Pensato per poter ospitare nuoto, tuffi, ma anche pallanuoto e nuoto sincronizzato. Ma il vento politico è cambiato e la corsa si è interrotta prima del tempo.

moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram