Oscar, il “fratello maggiore” di Tania Cagnotto

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Allenamenti fuori sede, gare, collegiali. La vita dello sportivo d’alto livello, atleta e allenatore, significa anche non vedere a lungo la tua famiglia “E’ dura, se sei padre da pochi anni – commenta a Swimbiz.it Oscar Bertone, responsabile delle nazionali giovanili di tuffi, commento tecnico per Rai Sport e co allenatore, insieme a Giorgio Cagnotto, dell’azzurra Tania – ma quando arrivano soddisfazioni come l’oro mondiale a Kazan 2015, sai che ne vale la pena. Quanti allenatori hanno avuto la fortuna di assistere al trionfo di una loro atleta, condividendo la loro gioia in telecronaca?”. Un rapporto antico “Lasciai casa a 15 anni e mi trasferii da Giorgio Cagnotto. Ero quasi un figlio: la moglie Carmen (Casteiner n.d.r.) mi faceva fare i compiti e l’anno dopo nacque Tania”. Nel febbraio 2013, il Ct Giorgio lo scelse per seguire insieme la stella dei tuffi “Ci riflettei per tre mesi. In caso di flop, sarei stato additato dai media come il colpevole. E sarei passato sotto traccia in caso di vittoria. Tania mi chiese anche di costruire uno staff a sua immagine – non a caso, a Swimbiz Maicol Verzotto definì i tuffi “Sport di squadra”(leggi qui) – il lavoro di Tania, mio, di Giorgio, di preparatore, nutrizionista, psicologo ecc. ha fin qui portato risultati straordinari”. In dote da Kazan anche i bronzi da 3 m, in sincro proprio con Verzotto, e in singolo “Tania ha due tuffi importanti, doppio e mezzo indietro e rovesciato, e tre da limare: ritornato, avanti e avvitamento. E proprio gli ultimi tre le hanno dato la vittoria. Bertone ha modificato quel suo 'equilibrio' e Tania è migliorata proprio dove trovava qualche difficoltà”notò subito Max Mazzucchi(leggi qui), ex azzurro e attento talent dei tuffi per Swimbiz.it. E Bertone oggi conferma quel segno di fiducia reciproca “Senza il legame profondo tra me, Tania e Giorgio, non sarebbe stato possibile”. Più che un rischio, fu un investimento per migliorare “E Tania ha ancora margini di crescita: è migliorata nelle rotazioni e adesso, avendo più spazio per ‘aprire’, lavora su come sfruttarlo per concludere al meglio – e a febbraio, in Coppa del Mondo, si giocherà insieme a Francesca Dallapè la qualificazione olimpica del sincro 3 m – stanno bene entrambe. Alle Olimpiadi la gara si disputerà già il primo giorno…”. Ancora responsabilità, ancora allenamenti, gare, collegiali. Ma quando arrivano soddisfazioni, sai che ne vale la pena.

moscarella@swimbiz.it

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