Pallanuoto stile di vita, un Fatto (Quotidiano)

Copyright foto: il fatto quotidiano

Pallanuoto mon amour. Oggi il Settebello di Campagna lanciava la video presentazione del classico match serale al Settecolli, che li vedrà fronteggiare l’Ungheria il 13 giugno. E non sarà uno sport di massa, ma non mancano estimatori di questo sport. Dopo il confronto di Bettina Zagnoli tra il corpo dei pallanotisti e alcune delle più note sculture, il Fatto Quotidiano ‘bissa’ con un articolo a firma Carlo Di Foggia. Ieri, il quotidiano nazionale presentava una sua intervista a Marco Sbolgi, allenatore dei ragazzi alla Rari Nantes Bogliasco “Nel tempo in tanti hanno provato a strappare ‘Pakito’. Un guru che di mestiere faceva il tabaccaio”. Sì, perché l’articolo poneva l’accento sulle rinunce e le difficoltà dei pallanotisti “Oggi nessuno campa giocando, tutti hanno un altro lavoro. Solo i migliori prendono 30-40.000 euro l’anno”. Ma mostrava anche il patrimonio umano di questo sport “Insegna il valore del lavoro del sacrificio – l’incipit è “C’è il contatto. Le dai, le prendi, fa parte del gioco: colpi sulla faccia e nasi rotti – eviti che i ragazzi stiano per strada, con tutti i rischi che comporta: i vizi, le cattive compagnie, la droga”. E la lezione più importante, Sbolgi l’ha imparata con uno sbaglio “A 20 anni mollai tutto”. Oggi insegna ai ragazzi a non seguire il suo esempio.
 
In allegato, l'articolo completo de 'il Fatto Quotidiano'.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram