Per donare Vis Nova alla pallanuoto italiana

Copyright foto: ufficio stampa roma vis nova

Ieri la FIN ha annunciato il ripescaggio in serie A1 di pallanuoto della RN Florentia e Vis Nova Roma, con l’allargamento del campionato a 14 squadre la rinuncia della Como Nuoto alla quale subentra la CC Ortigia. A Swimbiz.it il Presidente della Vis Nova, Marco Ferraro, spiega la situazione attuale “La notizia ci è giunta una settimana prima dell’ufficialità. Bellissima per l’opportunità, complessa per capire se ci siano condizioni organizzative, economiche e tecniche adatte”— continua il Presidente —“Alla fine il consiglio direttivo ha deliberato per la partecipazione in A1, per la quale al tempo stesso abbiamo subito danni. In un primo momento retrocessi, abbiamo dovuto per diritti contrattuali liberarci a ricavo-zero del nostro miglior elemento” il nazionale Cristiano Mirarchi(leggi qui). La Fin ha approvato un cambiamento della formula del calendario, istituendo le final six per lo scudetto, final four per evitare retrocessione (la quattordicesima scende automaticamente). Ferraro si esprime così: “La mia proposta era un po’ diversa. Due gironi da 8 squadre, meno partite di campionato, più playoff e play out. Un campionato che rappresentasse tutta la penisola, non solo Campania, Lombardia, Lazio e Liguria”. La nuova formula, che consente anche di schierare in vasca 4 italiani e non più 5  “rende il campionato più spettacolare se si costruisce un prodotto valido. Final six e final four in un’unica città danno maggior visibilità e pubblico, sono convinto che sarà un ottimo spot per la pallanuoto”. Da Presidente, come vede le opportunità di business in pallanuoto? “La nostra strategia di comunicazione(leggi qui), in sette anni di A1, è equiparabile a una squadra di basket. Come riconoscibilità, siamo secondi in Italia”—  continua — “Grazie ai buoni rapporti con i mass media siamo tra le società più famose. Un prodotto non ancora forte come basket o calcio, ma comunque in grado di attirare l’attenzione di piccoli e medi sponsor”. Conclude Ferraro: “Vorremo mettere la nostra esperienza a disposizione di tutti. Dobbiamo migliorare questo prodotto partendo dall’associazione dei club. Senza aspettare iniziative federali che fanno bene e un ottimo lavoro, ma hanno altri obiettivi“. Infine “dobbiamo rendere questo sport più vendibile per i mass media e sponsor".
 
facchini@swimbiz.it
 

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