Doping. La Wada pensa di appellarsi all’Arbitrato per il caso Sun Yang

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Critiche, commenti e ironia si sono sprecati dopo la grottesca vicenda doping che ha coinvolto Sun Yang: positivo a uno stimolante a maggio, giustificato come rimedio contro le palpitazioni cardiache, sarebbe stato squalificato tre mesi senza che alcuno ne avesse notizia(leggi qui). "Siamo ancora in attesa della documentazione completa - è il commento secco di un portavoce dell'agenzia mondiale antidoping (WADA) all'Agence France Press - una volta consegnataci, valuteremo le motivazioni e decideremo se utilizzare o no il nostro indipendente diritto di appellarci alla Corte dell'Arbitrato dello Sport". Infatti, da regolamento, le violazioni vanno rese note entro venti giorni e le motivazioni vanno consegnate alla Wada nello stesso lasso di tempo. E se Sun Yang si è detto "Devastato e depresso" dalla positivià al test antidoping, alla Chinada si sono giustificati sostenendo di essere stati troppo presi da altri casi per fare le dovute segnalazioni, mentre il direttore Zhao Jia ha commentato a Xinhua "Sun Yang è il più noto atleta cinese, perciò la questione andava trattata con cautela. Ma non abbiamo 'coperto' la cattiva notizia".
 
moscarella@swimbiz.it
 

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