Fina “Rispettate i musulmani, vestite sobriamente ai Mondiali in Qatar”

“Uomini e donne dovrebbero vestire sobriamente, come cortesia sia per i Qatarioti, sia per i musulmani”. E’ un comunicato ufficiale Fina che, in vista dei Mondiali in vasca corta di dicembre a Doha (e della World Cup di fine agosto?), invita a non mostrare troppa superficie di pelle nei luoghi pubblici, in ossequio alla cultura locale. “Spalle e avambracci vanno coperti, gonne e pantaloncini devono arrivare al ginocchio o oltre. Le donne non sono obbligate a coprire i capelli”. I costumi da bagno sono consentiti nelle spiagge degli hotel; non è specificato, ma si dà per scontato che lo stesso valga per la piscina dell’evento. Reflect your respect è il nome della campagna. Più delicata, tuttavia, è la questione Israele. Da una parte, bisogna capire se l’attuale conflitto avrà ripercussioni su tutto il Medioriente, anche sul piano sportivo – i Mondiali Juniores di fondo sono già stati spostati – dall’altra, non vanno scordati anche gli episodi discriminatori nei confronti di atleti israeliani, alle tappe di World Cup dello scorso ottobre a Doha e Dubai. E le promesse di sanzioni, da parte della Fina, in caso si ripetano.
 
moscarella@swimbiz.it

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