Incrociando le dita…e i tuffi

Copyright foto: lapresse/ecns.cn

Mai banale parlare di tuffi in Cina. A Pechino, per le Fina World Series, Tania Cagnotto a sorpresa non trova la finale dai 3 m per un errore sull’ultimo tuffo “Sul 405B è capitato a molti trampolinisti di toccare con la punta delle dita la tavola – commenta a Swimbiz Max Mazzucchi, ex azzurro e talent Swimbiz dei tuffi –  come quando vai in moto e cadi per una curva troppo stretta: stavi troppo vicino all’interno”. La novità più attesa erano i tuffi sincronizzati misti e, a sorpresa, le coppie si mostrano già agguerrite e competitive “Canada, Cina e Messico hanno intuito la potenzialità di questa gara: partono tutti da zero, perciò possono aprirsi spazi per medaglie pesanti – e a livello tecnico – abbiamo visto il cinese Chen ‘tirare il freno’, limitando così il gap fisico con la He Zi e creando, così, una maggiore sincronizzazione. Nel Canada, la Abel ha potuto eseguire col suo connazionale  il tuffo 5154B, a un coefficiente di difficoltà alto come 3.4, perché è l’unica donna che lo porta in gara singola”. Dal punto di vista spettacolare “La vera bellezza sta nella possibilità di eseguire tuffi incrociati, come anticipato(leggi qui) – vale a dire tuffi speculari tra loro, una volta permessi anche nel sincro maschile e femminile – avevo scordato quanto possano essere belli da vedere. E con i tuffi liberi, rompono la monotonia dei tuffi tutti uguali che spesso si vedono in gara, rendendola più divertente e variegata”. Addirittura “In caso di coefficiente di difficoltà differente, si fa una media tra i due; se non erro, arrotondata per eccesso. Non mi stupirei se li reintroducessero anche nei tuffi in sincro classici”.
 
moscarella@swimbiz.it

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