La Firenze del nuoto, inguaiata dal regio decreto, spera in Matteo Renzi

Copyright foto: CGE

La Rari Nantes Florentia, storica squadra di nuoto e pallanuoto che conta nel suo palmares nove scudetti, sta vivendo in questi ultimi anni momenti difficili, tant’è vero che dall’anno prossimo, dopo quasi 86 anni, giocherà in A2. I primi problemi sono nati all’incirca due anni fa e sono di natura economica, ma la società è riuscita a sopravvivere grazie anche all’aiuto di enti locali che hanno organizzato una serie di eventi denominati “ insieme per la Rari Nantes”: attività di fundraising con l’obiettivo di sostenere la società fiorentina. "Non vogliamo che Firenze sia privata, nemmeno per un minuto, di una realtà come la Rari Nantes Florentia che da oltre cento anni non rappresenta solo una società sportiva, ma un punto di riferimento per il tempo libero, di coesione sociale e di crescita per i giovani. Crediamo che le istituzioni debbano fare uno sforzo e assumersi delle responsabilità affinché questa realtà non sia cancellata". E' quanto hanno affermato il vicesindaco Stefania Saccardi e l'assessore Elisabetta Meucci, assessore all'Urbanistica e al Patrimonio, nella conferenza stampa del 2013 per la presentazione del progetto. Alle difficoltà economiche si è aggiunto un altro problema, quello giudiziario. La sede societaria, situata sulle rive del fiume Arno, è stata ritenuta abusiva dal pm Luigi Bocciolini, che nel gennaio 2013 era arrivato a sequestrare l’immobile della società di pallanuoto e che prevede nei prossimi giorni l’abbattimento attraverso le ruspe. Il problema è nato nell’applicazione di un Regio decreto di 111 anni fa, firmato proprio pochi mesi dopo la fondazione della Rari Nantes (1904). Questa volta si è opposto direttamente il Premier Matteo Renzi che annuncia come il governo stia predisponendo una norma che blocchi le demolizioni della società. Lo farà attraverso un decreto legge che aggiorni i divieti, le prescrizioni e ponga nuove regole riguardo le costruzioni lungo i corsi d’acqua. Questa nuova legge favorirebbe anche tutte quelle associazioni sportive che hanno la loro sede legale presso i fiumi italiani.

facchini@swimbiz.it

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