Congresso di Vienna, ma stavolta l’Ancien Régime non c’entra. Semmai, anzi, il nuoto europeo si evolve e cresce. Il presidente della Ligue Européenne de Natation (e della Federnuoto), Paolo Barelli, manifesta in un comunicato ufficiale la sua soddisfazione sia per il valore sportivo dell’Europa acquatica, continente leader ai Mondiali di Kazan 2015 con 33 ori e 103 medaglie, sia per quello economico. Gli sport acquatici, anche nel Vecchio Continente, attirano sempre più attenzione tra pubblico, media e sponsor. Il tesoriere Tamas Gyarfas ha spiegato come il contratto con la Ebu-Uer, l’associazione delle tv nazionali europee, sia ben più redditizio che in passato, unito al contributo pagato dagli organizzatori dei primi Giochi Europei come dei prossimi eventi sportivi. Il bilancio totale è 20 volte superiore a quello di novembre 2012. Lo scorso anno, per la prima volta gli Europei di tuffi a Rostock hanno garantito premi in denaro per i medagliati e fornito assistenza di viaggio alle federazioni partecipanti (un totale di 100.000 €). E per il 2016, aumenta il prize money per i principali eventi in calendario: tra premi in denaro e assistenza di viaggio, 500.000 € per gli Europei di nuoto in vasca corta e 1.100.000 € tra Europei degli sport acquatici ed Europei di pallanuoto. Il direttore esecutivo Paulo Frischknecht ha illustrato i vantaggi nel trasferimento della sede Len a Nyon (in foto l'inaugurazione dello scorso maggio), in Svizzera, rendendola maggiormente libera legalmente e amministrativamente. Infine, il segretario generale David Sparkles ha ricordato come, a differenza del passato, la Len possa pianificare a lungo termine, e tutti i prossimi eventi si svolgeranno in scenari di alto profilo: Belgrado 2016 (pallanuoto), Londra 2016 (sport acquatici), Barcelona 2018 (pallanuoto), Glasgow 2018 (sport acquatic) e Netanya 2015 (nuoto in vasca corta).
moscarella@swimbiz.it
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