Quando ero soldato

Copyright foto: Esercito

Un blitz a Ostia per allenarsi in tranquillità. In questi giorni, a Riccione, in piscina si sta un po’ stretti per via dei campionati Master. Un anno fa, agli Assoluti primaverili, Swimbiz consigliava di tener d’occhio il figlio prediletto della città. E Simone Sabbioni ne ha fatta di strada. Una tappa a Poznan, per gli Eurojunior “Presi il bronzo nei 100 dorso. Niente pronostici per Dordrecht: non voglio che mi si creda uno sbruffone – poi la Route di Swim Pro SS9 - è stato positivo crescere in una società giovane, che non mettesse pressione. Io e il mio coach, Luca Corsetti, camminiamo in punta di piedi”. Infine, pochi giorni fa, l’ingresso nel Centro Sportivo Esercito “Sono grato al CSE per l’opportunità e ho buone sensazioni: sarà una bella esperienza da raccontare un giorno, com’era una volta per il servizio militare”. In Italia, i corpi militari rappresentano la terra promessa per i giovani sportivi “L’unica via percorribile. Inutile sperare che in questo Paese cambi qualcosa per gli studenti-atleti: è una battaglia che non si vuole combattere - anche dal punto di vista economico – non avrei problemi, ma volevo l’indipendenza per non pesare sui miei genitori”. Già, la famiglia. Componente importante della sua vita. A partire dalle dimensioni “Di cinque figli, sono l’unico che fa nuoto; forse riesco a ‘indirizzare’ la sorellina”. All’inizio, i genitori non stravedevano per le sue ambizioni sportive “Ma capiscono i sacrifici che faccio e mi appoggiano sempre. Non posso che ringraziare la mia famiglia”. Cominciando dalla sorella maggiore “Gelosissima, anche della mia ragazza (ride). Nuotatrice? No, fa equitazione – e Simone ci va, a cavallo? – proverò scuramente. E’ uno sport che mi affascina”.
 
Seguono i convocati per gli Eurojunior di Dordrecht, Olanda (9-13 luglio) e per la Coppa Comen di Netanya, Israele (28-29 giugno).
 
moscarella@swimbiz.it

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