Punto Acquatico: Dalla Divina alla Diva, col botto Bottazzo

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Dalla Divina Pellegrini che si occupa, vieppiù di “faccende” riguardanti il tennis, o giù da quelle parti, in vasca si ritorna a correre. Riccione assoluti signore e signori, la corsa e la nuotata è verso i mondiali di Singapore. Tempi limite, meglio detti qualificanti una nazionale al solito in costruzione mesi prima. E chi dovrebbe rimboccarsi il costume, vedi la Diva Pilato, si vede e non si vede. Argomento i 100 rana, che premesso che da qualche giorno la storia olimpica verrà cambiata con i cinquantini, anche rana, saranno a cinque cerchi, chissà cosa bolle in pentola. Risultato? La Benedetta Pilato , diva nella rana, non si manifesta, e il suo allenatore Antonio Satta non la prende proprio per il cronometro giusto. Ma si parlano? Finale con botto, anzi con la Anita, Anita Bottazzo, che sembra una saga dei due mondi- lei si allena a distanza negli Stati Uniti- ma qui in Italia il suo Garibaldi è l’eccellentissimo Cesare Casella, tecnico eccellente e sempre pacato. Nuota Anita, morde la corsia, si gonfia come ogni ranista deve nel momento del gesto tecnico. Eccezionale il tempo unozerocinqueottantadue, pass mondiale staccato e la Angiolini che la accompagna per la distanza a Singapore fa il quadro di giornata che anche Paolo Barelli, presidente federale, si complimenta a rete unificata come affresco di questa scoppiettante acqua italiana. Detto fatto, hanno ragione o torto gli assenti in questa vieppiù saga al femminile? La Pilato la aspetto in una distanza che la richiami in vetta al mondiale che fu suo, e che può diventare la gara da preparare, unica per quel sigillo che le manca dopo il quarto posto olimpico nei cento. Così come ragionamento, poi dalla Divina alla Diva, che Bottazzi ragazzi. E ragazze. Buona prima di assoluti , e buona acqua a tutti. Ps Al collega Palazzo, l’analisi tecnica del resto del meglio mondo tra le corsie di oggi. La sua lente di ingrandimento vale, e chiedo perdono, aver reso questo editoriale solo un cento rana femminile. Sapendo di essere nelle sue ottime analisi finali, ci può stare.

zicche@swimbiz.it

 

 

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