Ricapitoliamo.
Gli assenti hanno sempre torto, e sui social certo rode a lei-la Pellegrini-e a noi virtualmente di conseguenza , su questi duecento stile femminili così bassi di crono che se ci fosse stata lei…
Certo poi bisogna esserci per dare i numeri esatti , e il risultato. Ci manca Fede, eccome. Fuori dal problema , perché una volta che appendi il costume, no regrets, nessun rimpianto, di dubbi meno divini è circondato Gregorio Paltrinieri, quarto- e Detti sesto- che guarda un po' spaesato agli 800.
“Sono degli animali, e io non ne avevo più”, avversari famelici, graffianti, quelli che ti mettono alle corde della corsia e ti sverniciano senza tanto metterla sul sottile. Giovani, e talentuosi che spuntano da ogni dove.
Certo sorge il dubbio , gli animali vanno a turbo nella savana acquatica e l’ungherese Milak spaventa con il suo record del modo sui 200 farfalla- che mostro- ma il nostro non pensa forse che il programma è lungo in direzione Europei a Roma?
Mettiamola sulla programmazione, e forza Paltri per il chilometro e mezzo, il suo, lanciato all’inseguimento di un recupero. Chiuso un ottocento, è la prateria acquatica che aspetta. Può essere dolce , ma può riservare sempre tante sorprese.
E’ il nuoto bellezza , direbbe il saggio. Crederci sempre, e avanti così.
Buona acqua, e no regrets
zicche@swimbiz.it