Signore e Signori, si sono aperte le ultra danze acquatiche.
Finalmente ThC , al secolo Thomas Ceccon, ha sfondato il muro del suono in piscina. Gli sono bastati cento metri, all'azzurro vicentino: a pancia in su, baffetto sparviero, vitino da vespa arrotolato in un fisicone da due metri che sembra uscito da una saga a metà tra guerre stellari e il ritorno dello jedi.
Leggero come su un ottovolante a tutto gas, idrodinamico come solo quel fisico può concepire l’essenza stessa del galleggiamento. L’avevo inseguito in questi anni, sbilanciando il paragone con Michael Phelps, per grazia ricevuta in acqua , per atteggiamento, per scivolamento, per potenza, per controllo.
In una parola , perfezione acquatica.Vicino, appunto ,al parente Extraterreste , forse il più inimmaginabile umano-atleta nuotatore capace di tutto.
Ora non so se un parente può pensare a fare come lo zio Phelps, ma il nostro Ceccon all’italiana è già un ThC nello spazio. Con qualcosa di mostruosamente importante all’orizzonte della sua astronave. Il WR è solo l’inizio della saga.
Buona acqua azzurra splendente a tutti
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