Punto Acquatico: Il nuoto è uno solo, se è paralimpico anche meglio

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

 

L’onore delle cronache è arrivato questa volta per un’ elezione, come è giusto che sia: la federazione nuoto paralimpico ha scelto il suo Presidente, che la traghetterà per i prossimi quattro anni verso Los Angeles 2028.

Sarà Franco Riccobello, sul filo di lana e di tensione che è stata questa elezione. Sfidante - lo ricordiamo ancora - Federica Fornasiero, che al dì là e al di qua delle sue personali scelte comunicative ( di cui swimbiz.it chiamata in causa) ha avuto il merito di averci messo faccia e coraggio. Perché le regole della sfida sono state quelle della sfida a due, considerando un mondo dello sport che il più delle volte , e in altri contesti federali, ha proposto il mono- per quanto atipico sugli evidenti casi di specie- candidato.

E con una donna, peraltro quasi un miracolo in un mondo dirigente dominato per la più parte da uomini. Ma tant’è, il nuoto paralimpico ha il suo nuovo progetto, il suo nuovo volto, il suo nuovo Presidente. Perché di progetto bisogna parlare, come ha ben illustrato nella sua ispirata relazione programmatica a tutto campo il neo Riccobello. Che di cognome fa quasi la cartina al tornasole - a volerci fare una battuta- del ricco e bello nuoto paralimpico.

Ricco di prestazioni incredibili, di personaggi mediatici e conosciuti dal grande pubblico generalista, per giunta. Non da ieri, ma da oltre quattro edizioni olimpiche. Vanto di un’Italia sportiva che sa di avere il gruppo, la nazionale natatoria para più forte di tutti i tempi. Primo tifoso il Presidente Sergio Mattarella, in prima fila a tifare a Parigi. Di quel progetto l, l’ex Roberto Valori è stato un presidente capace di portare l’apice e il trionfo, di cogliere il momento storico. E nel passato non troppo distante uomo macchina è stato, come segretario generale, Franco Riccobello. L’inizio e il seguito del “nuoto è uno solo” che coniai  con quel gruppo nell’entusiasmo di abbattere non solo tutte le barriere( che non esistono) in acqua, ma pensando al bellissimo  sogno di ogni diversamente abile nel tifare e provare a essere lui stesso campione tra i campioni. Oggi la sfida è apertissima, e per certi versi ha una missione duplice, agonistica ormai di tradizione e di civiltà sportiva. Riccobello è un team principal che conosce nel profondo questo mondo , saprà organizzare nel mantenere e rinvigorire i progetti. Ripetersi agonisticamente è dura per tutti, normo e para. La Finp deve allargare il suon raggio anche fuori le sfide sportive, che vuol dire territori, realtà periferiche e mondo para in evoluzione acquatica totale, basti vedere e ammirare  gli atleti con disabilità che scendono oggi anche nella profondità degli abissi. Una sfida di competenza e di passione, senza limiti. Perché il nuoto è uno solo, se paralimpico anche meglio.

Buon lavoro all’eletto Presidente

zicche@swimbiz.it

  

 

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