Punto Acquatico: Immenso Gregorio Paltrinieri. Argento olimpico,impresa storica!

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Immenso, planetario, unico.

Sfacciatamente campione in ottocento metri. Infinito nelle sue braccia. In una parola acquatica, il mito di Carpi.

Il Frecciarossa azzurro Gregorio Paltrinieri cambia lo spartito. Non solo parte all’attacco il nostro Super Greg , e conduce per tutta la gara, ma domina con un piglio che va oltre il miracolo.

Ecco, la trasformazione si è compiuta nell’idea che quando il cuore va oltre l’ostacolo, tutto può succedere con il nostro numero uno.

Era arrivato a questa finale degli ottocento per il rotto della cuffia, con il rotto totale che la mononucleosi aveva minato. Prima la forza, venuta meno, poi la convinzione che tutto ci si può giocare , o sfidare, ma senza un avversario estremo come il virus. Paltrinieri ribalta tutto.

Se stesso , quasi a shekerarsi le idee, a partire dal concetto assoluto del fino alla fine. Che poi è la convinzione di essere sempre il super eroe del fondo, e del mezzo fondo. Senza mezze misure.

Concetto che per il carpigiano vuol dire stare davanti fin da subito, e dettare la sinfonia azzurra dei nostri più profondi desideri.

La reazione è stupore, visto il coraggio della partenza a raggio cosmico. Poi monta l’adrenalina, quando dietro si accapigliano nel tentativo , fallito, e inconcludente, del risucchio. Gli ultimi cento metri sono la completezza fatta genio acquatico. Ultime energie, ma quali e dove , pensando che fino a qualche ora prima era già un miracolo esserci in finale. Poi si apre il cielo e l’acqua si fa terribilmente bella. Solo l’americano Finke riesce a stargli, per un soffio del destino, davanti. E’ argento, in sette minuti , quarantadue secondi e undici centesimi.

Impresa , quasi da inumano Greg.

E noi ,stupendamente, senza fiato.

zicche@swimbiz.it

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