Brava Benedetta Pilato, che ci aggiorna sulla maturità in corso: pieni voti pervenuti sulla sua prova di italiano e matematica.
Ma in vasca è un’altra storia, almeno nella prima giornata. Difficile passare l’esame dei 100, duro pure nella finale di consolazione che poi è quella B.
Non è sola Benny in una prima giornata sottotono, perché le più grandi , Carraro e Castiglioni, non accendono certo la luce, dove nei 400 Matteo Ciampi si spreme come un siluro ma poi si pianta al cospetto di un medio piccolo (statura) ma grandissimo Marco De Tullio. Che sorride, beato lui, mentre la rana tenta una esaltazione Martinenghi che vede però un Arno Kamminga sopra ai colli ranistici di Roma con la vittoria.
Continuo? Nei 200 stile libero, proprio quelli di Fede Pellegrini , siamo distanti ere geologiche marine dalle divine sensazioni di un tempo , se pensate che la migliore azzurra è D’Innocenzo con 1’58”23 , quinto tempo mai nuotato in Italia in assoluto. Ma che sofferenza a vedere che di eredi manco col binoccolo, almeno in vasca, per Fede.
Allora se il buon pomeriggio di vede dalla prima giornata, non sarebbe meglio rilanciare il pensiero del trial secco (qualificazione) che darebbe un po' di pepe sul costume a tutti?
Magari così per dire, per fare di questo meraviglioso Internazionale d’Italia il momento clou di tutto, per la gioia del pubblico sovrano.
Buona acqua a tutti, a domani sui Sette Colli di Roma Caput Mundi natatoria
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