Punto Acquatico: Un tuffo nella storia

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Copyright foto: Giorgio Perottino / DBM

Torino è monumentale tuffistica.

Così l’assoluto di tuffi in programma in questi giorni nella ex Capitale sabauda  assegna titoli e medaglie, diventando un crocevia fondamentale per il movimento tuffistico azzurro. Torino sta ai tuffi come Riccione sta al nuoto, semplice.

Nel senso dell’ospitare, ormai da 15 anni, il campionato che ha fatto la storia di una famiglia che qui ha radici, i Cagnotto, il padre Giorgio ex cittì e grande nella coppia con Klaus Dibiasi, l’angelo biondo nella hall of fame dei più grandi tuffatori e atleti di tutti i tempi, e Tania che dalla natia Bolzano si riaccende di passione e di ricordi qui a Torino, dove nel 2006 incrociò tifo e vittoria europee in quella che ha sempre definito la casa e il cuore della sua specialità.

E poi la Monumentale, la piscina che ha ospitato questo assoluto in una formula open con ospiti stranieri a dare un respiro di “forma” a qualche mese dai prossimi europei in terra polacca e ancor più ai mondiali giapponesi , e questo è il novantesimo dalla progettazione e fondazione , come dire che già nel 1933 il respiro dei tuffi aveva un legame storico con l’Italia di allora, proteso verso le vittorie agonistiche che aprirono alla leggenda di Dibiasi l’angelo biondo , campione olimpico in tre edizioni consecutive dei Giochi, dalla piattaforma, dal 1968 al 1976.

Già ,i tuffi, i tuffi nella storia di questi giorni e il futuro che passa e incrocia la road map verso Parigi olimpica. Cosa sarà il prossimo 2024 olimpico per i tuffi azzurri è difficile prevederlo, forse meglio intuirlo dai 53 azzurri presenti in gara , molti dei quali non ancora in forma ma certamente talentuosi, basti leggere l’ottimo report giornalistico fatto dal Massimo Cicerchia dell’ufficio stampa Fin, a partire dalla top coppia Marsaglia-Tocci.

Certo è che dalle medaglie Olimpiche nel 2016 di Tania a Rio, argento e bronzo, occorre ripartire, e osare. E  dalla Piscina, un po' Museo di Torino, bisogna aggiungere nuovi capitoli alla saga dei tuffi italiani. Desiderosi di nuovi nomi e personaggi, perché la storia non abbia mai fine, e attende sempre nuovi personaggi, anche se raggiungere il passato pare quasi un tuffo estremo, complesso e quasi irraggiungibile ,adesso.

Ma non impossibile, per una Federazione che nell’acqua e nella piscina sembra stia facendo quasi miracoli.

Buon tuffo a tutti

zicche@swimbiz.it

 

 

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