Quella strana positività di Yuliya Efimova

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Il nome che pesa, la Yuliya Efimova mattatrice ranistica, che sarebbe stata trovata positiva al deidroepiandrosterone “Un anabolizzante, quindi atto a sopportare forti carichi di lavoro e potenziare la muscolatura – spiega a Swimbiz il dottor Antonio Fiore, responsabile medico dell’Italscherma – pertanto mi lascia perplesso per due motivi. Primo, l’atleta non mi sembra avere un fisico ‘mascolinizzato’. Secondo, con l’attuale regolamento Wada, è rischiosissimo prendere sostanze del genere, anche perché facilmente individuabili”. Prima di poter dare giudizi, si dovranno aspettare ulteriori indagini nonché le motivazioni addotte da Efimova “La sua unica speranza è dimostrare che provenisse da un integratore contaminato, o che non fosse indicato tra le componenti, o ancora che provenga da qualche medicinale: in America si può trovare anche nei drug store, per compensare un calo del testosterone – o che dipenda da qualche patologia – ma sinceramente sono tutte ipotesi difficili da dimostrare. Penso che ormai possa sperare al massimo in una riduzione della squalifica (rischia due anni nd.r.)”.
 
moscarella@swimbiz.it

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