Riccardo Vernole e il mestiere di ct “Bisogna anche saper dire di no”

Copyright foto: Finp

In Australia e in Gran Bretagna, nuoto normo e paralimpico fanno parte di un’unica federazione. In Italia, i punti di contatto tra Fin e Finp non mancano “Ma spesso solo i buoni rapporti con i colleghi Fin permettono ai nostri ragazzi di usufruire degli spazi acqua – commenta a Swimbiz Riccardo Vernole, ct dell’Italnuoto paralimpica – Cesare Butini (ct dell’Italnuoto Fin n.d.r) si adoperò perché potessi far allenare un atleta all’Acqua Acetosa, poi bronzo agli Europei 2014. Altri non sono così fortunati”. E le problematiche da commissario tecnico sono le stesse di ogni sport “E’ dura dire a un atleta ‘non sei convocato’ e qualche allenatore mi chiedeva il perché – per questo – ho coinvolto maggiormente i tecnici, aggiornandoli sui ranking internazionali (che nel nuoto paralimpico sono particolarmente fluidi e variabili n.d.r) e i meccanismi di valutazione; confrontandomi con loro con la massima disponibilità ad ascoltarli per una crescita mia e del movimento. Inoltre, non esagero nel numero i convocati, perché il budget non lieviti. Il nuoto ha un vantaggio rispetto ad altri sport: il cronometro è un dato oggettivo”. Rispetto al nuoto per normodotati, le Paralimpiadi di Rio 2016 presenteranno una 4X50 mista stile “E per noi non è una novità il limite al numero di atleti - 340 nuotatori e 280 nuotatrici - e alle gare di nuoto, 80 maschili, 61 maschili e una mista(leggi qui): alcune gare sono ‘tagliate’ per  le numerose classi di disabilità e per l’eccessiva differenza cronometrica, quindi poco mediatica, tra i vincitori e gli altri finalisti”. Come a Londra 2012, le Paralimpiadi presenteranno anche gare per atleti con disabilità intellettive e relazionali “La vera difficoltà è far capire ai loro genitori che il nuoto paralimpico non è un modo per ‘segnarli’ come disabili, ma un’opportunità di esprimersi – e per convincerli – lo strumento migliore è il ranking: quando leggono che tempi riescono a fare i migliori al mondo, capiscono che è sport vero, fatto di allenamenti quotidiani. E non succede come nei mesi antecedenti Londra, quando qualche genitore chiamava la Federazione per far gareggiare i propri figli alle Paralimpiadi”. E per i Mondiali 2015 di Glasgow, che presenteranno il medesimo programma di Rio, il primo step verso la nazionale sarà il tradizionale Meeting Internazionale di Brescia di domenica 14 dicembre “Teoricamente abbiamo una programmazione su anno solare, ma di fatto è il primo appuntamento della stagione 2014-2015”.
 
moscarella@swimbiz.it
 
Clicca qui per la start list del V Meeting Internazionale di Brescia (domenica 14 dicembre)
 
 

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