Rio 2016, il nuoto avrà più soldi dal CIO

Il nuoto è uno degli sport più importanti e seguiti a livello internazionale. Da mercoledì scorso, questo titolo di merito è anche sottolineato dal punto di vista economico. Si è deciso, infatti, in una riunione del comitato Esecutivo del CIO a San Pietroburgo, che le discipline acquatiche – insieme alla ginnastica - otterranno più finanziamenti in vista delle Olimpiadi di Rio del 2016, rientrando a pieno merito nella fascia più alta affianco all’atletica. Una decisione salutata con entusiasmo dal presidente FINA, Julio C. Maglione, che ne ha ufficializzato l’annuncio: “Abbiamo sempre considerato il nuoto come un pilastro dei Giochi Olimpici, e questa decisione del CIO lo conferma. I nostri eventi sono frequentati da stelle in tutto il mondo, generano performance memorabili e raggiungono un vasto pubblico in tutti e cinque i continenti”. L’aumento dei finanziamenti si traduce, però, anche in maggior impegno da parte della FINA: “Siamo grati al CIO per questa decisione – ha aggiunto Maglione – dal canto nostro continueremo col nostro impegno nel far aumentare il peso del nuoto nello sport business”. Le nuove classifiche dei finanziamenti stilate dal CIO prevedono, dunque, nel gruppo A (cioè chi otterrà di più) l’atletica, la ginnastica e appunto il nuoto. Il gruppo B comprende basket, ciclismo, calcio, tennis e volley; nel gruppo C ci sono tiro con l’arco, badminton, boxe, judo, canotaggio, tiro a segno, tennistavolo e sollevamento pesi; nel gruppo D troviamo canoa/kayak, equitazione, scherma, pallamano, hockey su prato, vela, taekwondo, triathlon e wrestling; chiude il gruppo E con pentathlon moderno, golf e rugby. Di fianco all’entusiasmo di Maglione c’è il rammarico di Lamine Diack, presidente della Federazione mondiale dell’Atletica (IAAF), che – per usare un eufemismo – non ha preso benissimo la nuova decisione del CIO: “Il nuoto e la ginnastica sono sicuramente sport affascinanti, ma posso dire con fermezza che siamo noi i rappresentanti dell’unica disciplina che rappresenta i Giochi a livello universale. A Londra abbiamo riempito lo stadio per nove giorni, chi rende speciale le Olimpiadi è solo l’atletica”. Ma ormai il dado è tratto. E Dick deve farsene una ragione. Le Olimpiadi saranno comunque uno spettacolo per tutti. 
 
petrocelli@swimbiz.it

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