Eccola lì, alla fine è arrivata. La medaglia più bella, quella che riflette sulla sua superficie argentata sette giorni di emozioni, ad opera di Emanuela Romano, una delle protagoniste assolute in quel di Montreal. Nove medaglie in una settimana ai mondiali Ipc di nuoto paralimpico - due ori, quattro argenti, tre bronzi - è più di un bilancio perfetto, è un surplus, un plusvalore da far impallidire ogni teoria marxiana. Lasciamoli ora a godersi appieno il loro successo, a realizzare la reale portata di quanto hanno realizzato che, a gudicare dal taglio delle dichiarazioni pre partenza e dai risultati ottenuti ininterrottamente da Londra, non era inaspettato. Nel frattempo grazie di tutto e goodbye - pardon, au revoir - Quebec.
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