Rosolino in panchina

Copyright foto: Swimbiz

Bambini, nuoto, bambini, televisione, bambini. Ci vuole una pausa per Max Rosolino. Eccolo lì in panchina, nella Piscina dei mosaici del Foro Italico, nuovamente ospite del Salotto Acquatico di Swimbiz “Ho detto: Christian, gentilmente, mi fai un’intervista pure a me?” esordisce Rosolino, vulcanico come sempre. Riflettori puntati, ovviamente, sugli Assoluti di Riccione. Dai 100 stile “Sono partiti tutti un po’ ambiziosi. Dotto sperava forse in un 49 basso, Orsi deve imparare a gestire la sua velocità di base. Ora devono unire le sinergie e rifarsi insieme. L’ha detto anche Magnini: prima si fa la 4X100, poi si pensa alla gara individuale – agli 800 – eccezionali Detti e Paltrinieri. La verità è che costruiscono insieme, sono allenati per cercare di migliorare. Ora devono ‘raddoppiarlo’, perché gli 800 non sono distanza olimpica”. Ma se dici Assoluti, pensi subito a Federica Pellegrini, 400 “Ottimi – ma la querelle sui contributi? – Federica ha 5-6 colossi mondiali che la sponsorizzano; non per questo deve rinunciare alla ‘normale amministrazione’. Sicuramente non è il caso di spingere o pretendere così tanto. Professionisti? Beh, io sulla carta d’identità ho scritto un sacco di volte: nuotatore”. E Max? Come detto all’inizio, gli impegni non mancano: domenica sarà a Napoli per il campionato regionale Fisdir “Il movimento dei ragazzi autistici è molto ampio, ma sottovalutato. Sono d’accordo con Christian Zicche: il nuoto è uno solo e l’acqua è una terapia”.

 

 

moscarella@swimbiz.it

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