Scozzoli, scusate il ritardo

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Valigia pronta direzione Graz, Austria così vicina eppure lontana. Il tempo di prendere confidenza con la nuova realtà, fino ai Mondiali in corta di Doha, di conoscersi “Come in una relazione” e decidere quanti mesi passare lì e quanti a casa, seguendo sempre i programmi di coach Lange(leggi qui) “Penso che passerò metà stagione lì e i momenti più tranquilli qui in Italia. Van Der Burgh fa periodi di due mesi: Pretoria non è proprio dietro l’angolo”. Spola Italia-estero, compiti a casa… avete un dejà vu? In effetti la scozzoliana Imola-Graz ricorda la pellegrina Verona-Narbonne “Per fortuna ho chi mi supporta: l’Esercito e la Federnuoto. E poi ovviamente metto anche qualcosa di tasca mia, ma è un investimento che voglio fare – e ha voglia di farlo da tanto – fin da Barcellona(leggi qui). Poi, beh, mi sono spaccato il ginocchio. Mi ha dato un anno per riflettere”. Ma è finito il tempo delle riflessioni, il ginocchio non dà quasi più fastidi “Giusto se carico molto, ma poca roba. Sono al 98% - e si è regalato un evento come il Singapore Swim Stars(leggi qui) – avevano sbagliato a collegare i fili delle piastre. Ma ci vogliono meeting così e l’anno prossimo è già certo che si svolgerà in Europa”. C’è un Peaty che corre sulla gioventù “Se continua così, fa 57” nei 100”, ma Fabio guarda poco gli altri e chiede a se’ stesso una sola cosa, quella che i nuotatori inseguono per tutta la vita “Tempo”.
 
moscarella@swimbiz.it
 
 

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