Oggi non c’era pesce-rana che potesse fermarlo. Come l’anfibio da cui prende nome il suo stile, Fabio Scozzoli si presenta ugualmente sciolto e sicuro in vasca come alle interviste post gara. Tempone il suo, 59”77 frutto di una progressione fantastica, nella seconda parte dei 100 rana, che non ha lasciato scampo a Mattia Pesce(1’00”37) e ad Andrea Toniato(1’00”80). Per un attimo gli passa di fronte Cesare Butini che lo guarda negli occhi, gli stringe la mano e gli dice "Bravo", non serviva aggiungere altro. Funziona bene, dunque, la ‘relazione a distanza’ con l’allenatore Tamas Gyertnyaffy e ora si punta anche ai 200 “E’ un lavoro in prospettiva. Arrivando io dalla velocità, ci vorranno anni per arrivare a livelli accettabili. Per cominciare, vediamo cosa farò sabato”. Nel frattempo si gode la vittoria con la nipotina Sofia, figlia della sorella Elena, che ha festeggiato oggi un mese tra le braccia dello zio ranocchio.
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