Senza presidente, senza soldi, crisi senza fine per Swimming Australia

Copyright foto: Swimbiz

Un vortice, un buco nero da cui è difficile uscire. La situazione del nuoto australiano, nonostante i buoni propositi di inizio anno, sprofonda anziché riemergere. Dopo le dimissioni del presidente Nettlefold, Swimming Australia perde anche il suo main sponsor, Energy Australia, indispettita dai continui scandali post Londra. Un contratto interrotto dopo solo un anno che può portare a un ammanco di 8 milioni di dollari da qui a Rio 2016. Disarmato il CEO Mark Anderson: “È un momento difficile e ammetto che non ci sono facili soluzioni”. Si appiglia però all’orgoglio nazionale e agli incoraggianti risultati dei trials di Adelaide: “Il nuoto ha una storia di successo in Australia. Il supporto economico degli sponsor è importante, ma gli ultimi risultati in piscina sono costruiti soprattutto sul duro lavoro e su una stabile organizzazione. La fase di rebuilding continua”. Senza soldi però, mattoni e cemento per la ricostruzione non si comprano. Spetterà agli atleti, a Barcellona, convincere gli investitori.
 
caminada@swimbiz.it
 
 

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