Sogno di una notte di mezza estate

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  Quale sarà il futuro dell'Italnuoto? Aspettando un settembre caldo, come era prevedibile, una proposta: puntiamo tanto sulla "guardia" dei giovani coach

Copyright foto: Swimbiz

 Sogno di una notte di mezza estate. Sì ma forse sarebbe meglio scrivere di fine, visto il periodo. Fine estate, e di vacanze almeno per quel che riguarda il nuoto, pare proprio di non vederle all'orizzonte. O meglio i protagonisti magari ci vanno, ma non si riesce quantomeno a "staccare la spina". Motivo? Bè pare semplice dopo l'olimpiade "zeru tituli" della piscina ( e ci perdonino gli splendidi bronzi di Martina Grimaldi nel fondo e l'argento del Settebello) e i postumi da post sbornia dopo le sfide verbali bordo vasca di Filippo "Miccia" Magnini. Ci ha pensato Caludio Rossetto, prima in esclusiva con noi di Swimbiz, poi al settimanale "Chi" a riprendere le bordate agostane. Lui Rossetto che della "vacanza" in Irlanda ricorderà le notti insonni a rigirarsi nel letto quasi da "to be or not to be" da allenatore prima osannato e poi messo alle corde. E se questo fine di vacanze ci riporta alle letture da spiaggia  the day after tomorrow ( il copyright è comunque sempre di swimbiz, il giorno dopo Londra al Foro Italico del campionato itraliano) oggi è il giorno della Gazza a firma del caro collega Stefano Arcobelli che inizia una disamina a caldo di quello che sarà o dovrebbe essere il post Londra. Tutti parlano ovviamente, ed è giusto che sia così. Ma io mi aspetto il presidente Barelli che alla fine dovrà pensare al meglio per questo nuoto che nel quadriennio ha "solo" fallito Londra. Ma poi che sarà , considerando che i conti della serva si dovranno fare rigorosamente dopo elezioni?( a fine ottobre, ndr). Il punto cruciale , come al solito riguarda gli uomini. Nel caso coloro i quali programmano e lavorano col cronometro in mano. Claudio Rossetto è uno di loro. Se non avesse toppato questa olimpiade forse si parlerebbe di lui in altri termini, come dire "aziendali". Ma non facciamo l'errore di caricargli la croce sulle spalle. La sconfitta di un programma- se di sconfitta si tratta visti i tempi "risicati" che ha avuto Claudio con Fede- può essere un 'opportunità. Giovani allenatori, con esperienza, nei ruoli tecnici e nel management sopratutto. Si i nostri coach giovani, come Rossetto, Palloni , Di Mito , ma ce ne sono anche molti altri pronti a fare bene . E poi quelli "da esportazione" che conoscono il nuoto internazionale meglio di chiunque altro, come il coach della Russia Andrea Di Nino. Al quale non dispiacerebbe certo rientrare in Italia . Facciamoli lavorare in sinergia tra di loro, modello il gruppo del Moro Morini che tanto dovrebbe ispirare.Mettiamoci pure un ct, giovane, che intraprenda un nuovo corso sulla eredità di Castagnetti e sulla modernità dei tempi. E che non sia solo un sogno di mezza estate, pardon di fine...
 
zicche@swimbiz.it

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