Stilnox e sport, un binomio da evitare

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Ancora Stilnox. A riaprire il caso è stata la notizia lanciata dall’Herald Sun: il campione australiano Grant Hackett sarebbe in riabilitazione per dipendenza da questa sostanza. Ma questo farmaco è un semplice sonnifero o, come sostenne il Comitato Olimpico Australiano dopo Londra 2012, può essere pericoloso per gli sportivi? A fare chiarezza, a Swimbiz, è Domenico Pellegrini, docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Firenze: “Questo farmaco è meno maneggevole dei comuni sonniferi. Viene somministrato nei casi d’insonnia grave. Ha il pericolo, molto spesso trascurato, d’indurre dipendenza. I sonniferi sono farmaci non vietati nello sport, ma che possono portare a conseguenze piuttosto serie”. E, in merito all’utilizzo di queste sostanze, prosegue: “Ci sono milioni di persone al mondo che fanno uso di questo tipo di farmaci e stanno bene, ma se da un giorno all’altro dovessero smettere, andrebbero incontro a tremori, convulsioni, disagi gravi. Lo Stilnox è fortemente sconsigliato nei casi di depressione o malattie simili perché ha come effetto collaterale perfino una tendenza al suicidio”. E conclude con un’affermazione importante: “Nello sport, soprattutto nei paesi anglosassoni, si tende a far uso di sostanze con troppa leggerezza. Un atleta giovane e sano non dovrebbe mai ricorrere a farmaci”.
                                                                                          
capilongo-broussard@swimbiz.it

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