Un oro italiano in yards

Copyright foto: A-10 championships

Chissà se Andrea avrà mai visto dal vivo Barack Obama, da quando studia e si allena a Washington DC. Già quand'era alla International University del Principato di Monaco, il sito dell'ateneo gli dedicò un articolo intitolato "Studente e nuotatore professionista, yes you can!". E c’è chi è davvero passato dai corridoi della Washington University alle stanze della Casa Bianca: Jacqueline Bouvier, First Lady del presidente John Kennedy. "Dopo la laurea breve nel Principato, voleva proseguire gli studi negli Usa e continuare con l’attività agonistica di alto livello” ha raccontato a VareseNews il padre di Andrea Bolognesi, reduce da una vittoria nei 200 yards misti (1’46”54) ai campionati Atlantic 10. Raggruppamento dello sport universitario americano che, a dir la verità, di membri permanenti ne conterebbe 14.

College americani, da miraggi a mete privilegiate dei giovani nuotatori italiani. Più delle ragioni sportive, spesso sono i motivi di studio a spingere questi ragazzi oltre Oceano. Ma è il movimento natatorio italiano, assurto a livelli forse impensabili solo trent’anni fa, a fornir loro una chiave per entrare. Previa, ovviamente, lunga e attenta selezione, che il padre di Bolognesi delinea così “Hanno voluto i video delle gare, i risultati, una serie di notizie mediche anche su di noi familiari; inoltre hanno valutato l’andamento scolastico e i voti precedenti e alla fine hanno concesso la borsa di studio”.

moscarella@swimbiz.it

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