Vado al massimo, vado in Messico

Copyright foto: Andreas Billi.

 Meno di venti giorni e Andreas Billi comincerà a parlare spagnolo. “Spero che non sia molto complicato”, racconta a Swimbiz il tuffatore e carabiniere romano classe ’90. Difatti, l’11 settembre lascerà Roma, e l’Acqua Acetosa, per un anno intero, direzione Guadalajara. “Mi autofinanzierò. Ma visto il buon programma, ho accettato: anche per cambiare radicalmente la mia vita, alla ricerca di tranquillità e di nuovi stimoli, perché la forza di volontà da sola non basta”. Nella Capitale, sotto la guida di Oscar Bertone, Andreas si trova spesso ad allenarsi da solo “soprattutto la mattina, quando i ragazzi più piccoli vanno a scuola”. Sente il bisogno di un gruppo, che troverà in Messico composto da atleti olimpici come  Germán  Sànchez e guidato dal coach messicano Ivan Bautista, che è “un teorico dei moti di accelerazione nei tuffi”. Lì gli allenamenti diventeranno più serrati, “8 ore al giorno rispetto alle 5 italiane” ma con un grande obiettivo, ”quello di “migliorare gli avvitamenti, sui quali ho qualche difficoltà,  la condizione fisica e il coefficiente di difficoltà”. E proprio sull’aumento di quest’ultimo, Billi ha un progetto con Giovanni Tocci, ”con cui mi trovo bene e non sostituirei mai nel synchro. Come Michele (Benedetti n.d.r.) con ‘Tommasino’ (Rinaldi n.d.r.), anche se lui e Giovanni sono stati bravi a Berlino”. Dopo l’out per infortunio, infatti, Rinaldi ieri è stato sostituito da Tocci nel duo Azzurro dai 3 m, arrivato al 4° posto europeo.
 
ugo@swimbiz.it

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