Velocisti? Siamo troppo pochi

Copyright foto: dna sport consulting

 Vichy è già un ricordo, anche per Luca Leonardi, velocista azzurro classe ’91. In Francia, per lui, un terzo posto nei 100 stile libero (49”35), dopo Magnussen (49”09) e Manaudou (49”15) "Una grande soddisfazione potersi confrontare con avversari internazionali” commenta a Swimbiz. E il mese prossimo ne troverà parecchi, agli Europei “Per me, il rallentamento della velocità in vasca lunga è dovuto al fatto che in Italia siamo 4/5, inferiori numericamente rispetto, ad esempio, ad americani e australiani”. Rifiuta la parola crisi “Può capitare che nel gruppo ci sia un momento in cui uno fa più fatica. E confermo che non c’è stato quel salto di qualità che le altre nazioni hanno fatto, ma non voglio escluderci”. Una staticità che, per Leonardi “Dipende da noi, che abbiamo dei limiti rispetto alle altre nazionali: non riusciamo a colmare la difficoltà che un nostro compagno ha nella staffetta con tempi uguali o inferiori”. Luca, bolognese d’adozione dallo scorso anno, “Lì ho trovato un mio equilibrio. Ringrazio le Fiamme Oro che danno la possibilità di allenarsi nelle proprie sedi” cerca di dare il meglio di sé in ogni gara, facendo emergere “quella mentalità agonistica che non deve mai mancare. In un meeting minore, ci sarà un’aspettativa inferiore  in termini cronometrici. Però, non vedo una gara come un ulteriore allenamento. Una gara è una gara e tale deve essere”.
 
ugo@swimbiz.it

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