![Un estratto de "il Tuffatore" di Massimo Mangiola](https://www.swimbiz.it/portal/wp-content/uploads/2016/10/Cuz4gctWYAEHRm--186x300.jpg)
Non sa leggere, né nuotare. Lo dicevano i Romani degli ignoranti, già intuendo il valore sociale dell’attività natatoria. “Ma ancora prima, il nuoto e il tuffo erano ciò che distingueva i Greci dai ‘barbari’, gli stranieri - commenta a Swimbiz.it lo scrittore Massimo Mangiola – ma mi piace pensare che l’abbiano poi trasmesso a Sanniti, Lucani, Romani e tutte le popolazioni che colonizzarono le terre di Enotria”. Il suo romanzo auto-edito, Il Tuffatore, è ambientato a Poseidonia, l’odierna Paestum “Ispirato alla celebre tomba del tuffatore” così chiamata per la scena affrescata di un uomo che si lancia in acqua. L’interpretazione tradizionale è di un allegorico tuffo tra il mondo dei vivi e quello dei morti “Ma esistono altre interpretazioni e motivazioni di quel tuffo – una, in particolare, ha affascinato l’autore – ed è quella che spinge il mio protagonista, un atleta, a tuffarsi”. Una figura fittizia “Ma tutte le persone che incontra nel libro, nella tradizione dei romanzi storici di autori come Valerio Massimo Manfredi, hanno invece autentiche radici storiche”.
!["Il Tuffatore", poesia di Eugenio Montale](https://www.swimbiz.it/portal/wp-content/uploads/2016/10/tuffatore-montale-300x298.png)
“All’epoca non era strano, per l’atleta, praticare più sport” una multidisciplinarietà che, in parte, è rimasta nello sport moderno. Alle Olimpiadi di Londra 1908, il canadese Robert Zimmerman – da non confondere con Robert Allen Zimmerman, meglio noto come Bob Dylan - gareggiò in entrambe le discipline. E azzurri come Francesco Postiglione o Carlo Bud Spencer Pedersoli sono stati eccellenti sia nel nuoto, sia nella pallanuoto. Ma il protagonista ha un rapporto particolare col nuoto, i tuffi, l’acqua stessa “Qualcosa che, penso, chiunque pratichi sport acquatici possa capire”. E lo stesso legame con l'acqua e le discipline acquatiche avevano letterati come Dario Fo(leggi qui), Umberto Eco(leggi qui), Lord Byron con le sue sfide a Venezia(leggi qui) “O Eugenio Montale, che al Tuffatore dedicò una poesia. E’ impressionate vedere quanti quadri e opere visive in generale abbiano come protagonista il tuffo. E m’inorgoglirebbe essere il primo in Italia a romanzarlo. Lo scrittore e questi atleti hanno dei tratti in comune: l'importanza delle sensazioni date loro dall'ambiente e la determinazione, unita a una preparazione mentale, che serve a raggiungere un obiettivo”.