Rock in vasca, a 35 anni Ervin batte Manaudou !

Copyright foto: Ra Sport

La storia più folle del nuoto recente. Un ragazzo tornato a nuotare, dopo mille vizi e un tentato suicidio, solo per distarsi dal desiderio di un'ennesima sigaretta. Anthony Ervin, a 35 anni, brucia di un centesimo (21"40) il re dello sprint Florent Manaudou, superando anche il connazionale Nathan Adrian (21"49). Una sindrome di tourette nel suo passato, molte origini che può vantare:  molte origini: afroamericana e nativo-americana per parte paterna, europea dal lato della madre. Un vero melting pot vivente, peraltro buddista praticante anche se di estrazione ebraica. Ervin è il rock della vasca, tatuaggi e vita spericolata, ma anche resilienza e inventiva, come quando attraverso la rivista Rolling Stones raccolse fondi via web per poter gareggiare in Coppa del Mondo. Come Phelps, iniziò a Sidney 2000 la sua avventura olimpica, vincendo un oro proprio nei 50 stile. Se gli avessero detto che sarebbe tornato al nuoto, per vincere nuovamente quel titolo 16 anni dopo, probabilmente neppure lui ci avrebbe creduto.

Maya Dirado
Maya Dirado

Di segno opposto la storia di Maya Dirado, ventitreenne statunitense capace di battere nei 200 dorso, alla sua prima Olimpiade (2'05"99), nientemeno che Katinka Hosszu (2'06"05). Ma che già prima di qualificarsi a Rio, aveva deciso di smettere col nuoto, avendo un posto di business analyst già assicurato in un'azienda(leggi qui). Chissà che l'Oro non le faccia cambiare idea.

moscarella@swimbiz.it

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