Che Connor Jaeger avesse preso dal verso giusto la scelta di ritirarsi dall'agonismo, l'aveva già ampiamente dimostrato l'ottobre scorso, quando diede l'annuncio in un'intervista al Washington Post(leggi qui). "Qualunque cosa farò, ho sempre amato il nuoto. Andare agli allenamenti la mattina, o il pomeriggio... quel che verrà, potrei non amarlo quanto ho amato questo - disse, senza mostrare il minimo segno di rancore verso un mondo in cui - non possiamo essere tutti Michael Phelps".
Anzi, insieme al suo sponsor tecnico, Arena, Jaeger decide di scherzarci su: protagonista di un video che lo vede immerso nella vita d'ufficio. Ma è dura perdere certe abitudini, ed eccolo presentarsi in costume, cuffia e occhialini. E quando una collega gli chiede "Mi servirebbe una firma" lui fraintende e si lancia in un autografo. Con spirito autoironico, scherza persino sull'argento olimpico di Rio, dietro all'azzurro Gregorio Paltrinieri, quando il suo 'boss' urla "Siamo un'azienda da medaglia d'oro! Questo è un lavoro da medaglia d'argento!":
Scherzi a parte, Connor Jager ha maturato con cura la sua scelta. Due anni fa scelse di porsi Rio come meta finale, prima dei Giochi prese un master in business management "Ho sempre preso decisioni pensando: se smettessi domani, e ormai non sono più un atleta, come farò ad essere pronto?". Non lascerà del tutto il nuoto, continuando a tenere lezioni ai bambini. Forse lo vedremo ancora a qualche gara. Ma è ormai pronto a votlare pagina, col sorriso.