Magno Claudio

Copyright foto: Claudio Rossetto-Swimbiz.it

Incontrarsi, lasciarsi, ritrovarsi. No, stavolta la vita sentimentale di Filippo Magnini non c’entra. Ma a livello sportivo, il tecnico Claudio Rossetto ha avuto un impatto ugualmente importante sulla sua vita. I fasti di Torino capitale natatoria d’Italia, la doppietta d’oro mondiale nei 100 stile 2005-2007, l’oro europeo di Debrecen 2012. Se uno era Re Magno, l’altro ne fu il precettore. Persino quando le loro strade si sono separate, a fare da virtuale trait d’union c’era Matteo Giunta: cugino e tecnico di Magnini, ma anche lui allievo del ‘Ros’ ai tempi in cui militavano nella Rari Nantes Torino (foto).

L'abbraccio dopo l'oro europeo 2012

“Il rapporto è sempre stato buono, abbiamo trascorso insieme tanti anni” racconta a Swimbiz.it Rossetto. E intatto è l’imprinting mentale di Filippo “Sono contento di vedere che si allena ancora con l’intensità di un ragazzino”. E in questi giorni il capitano azzurro si allena spesso dalle sue parti, come anticipato ieri dal Direttore di Swimbiz.it, Christian Zicche (leggi qui).  Se con velleità agonistiche o meno, è un nodo che Magnini scioglierà con l’arrivo dell’inverno “Nuotare gli piace ancora. Capirà lui da solo quando smettere “.  Di certo, in carriera Magnini ha dimostrato “Che non fa le cose tanto per fare – e da responsabile del settore velocità, Rossetto spera che – i giovani crescano con la stessa testa”.

Quei giovani tra i quali spiccano (letteralmente) i più dotati fisicamente, qualcosa che invece l’Italia aveva spesso pagato nei confronti delle altre grandi potenze natatorie “Certo, avere gente di 2 m aiuta. Ma non dobbiamo pensare che le altre nazioni non abbiano i talenti che abbiamo noi”. La velocità è la specialità con maggiore concorrenza e la staffetta 4x100 stile, come L’Equipe scriveva qualche anno fa, è la gara che tutti sognano di vincere. Più familiare a noi Italiani era l’incipit di quella frase: la 4x200 rivela la forza di un Paese. Frase cara al compianto Ct Alberto Castagnetti, al quale la Fin ogni anno intitola il premio al miglior allenatore(leggi qui) “Ho tanti ricordi di Alberto. La cosa più importante che ci ha trasmesso è la consapevolezza che non siamo inferiori agli altri. Che anche noi possiamo pensare in grande.

moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram