Giovanni Tocci, crescendo un tuffo alla volta

Copyright foto: esercito

Nonostante la giovane età, il tuffatore ventenne Giovanni Tocci, è una vera e propria promessa azzurra. Reduce da un collegiale di dieci giorni a Bolzano, insieme al duo Cagnotto-Dallapè, a Swimbiz l'atleta di Esercito e Tubisder Cosenza si mostra entusiasta di quest'esperienza "Organizzazione impeccabile. Ci allenavamo due volte al giorno tra palestra e piscina. Sono contento e soddisfatto". E prosegue "Allenarsi con i migliori italiani è uno stimolo importante e una grande fortuna". A proposito di eccellenze, obiettivo primario del ct Giorgio Cagnotto è aumentare il coefficiente di difficoltà dei tuffi: un limite minimo per un numero prestabilito di tuffi in ogni specialità. L’ez Azzurro Max Mazzucchi, talent Swimbiz dei tuffi, commenta “Da tempo si parlava di aumentare i coefficienti(leggi qui). Questa direttiva è già un buon primo passo che, penso, porterà poi a porre un limite minimo alla somma di tutti i coefficienti – evitando il rischio che un atleta – esegua tuffi più semplici nelle serie senza limiti minimi“. Per Tocci "Anche questa può essere una soluzione e probabilmente in futuro sarà presa in considerazione, ma per ora la direttiva del ct mi sembra molto valida. Se si riescono a eseguire i tuffi con un limite, difficilmente gli altri saranno più semplici”. Uno stimolo non solo per gli Azzurri “Ma soprattutto per i più giovani, che devono affrontare gare all'estero con più competitività. È un lavoro lento e faticoso, ma che può portare notevoli risultati". E in vista di Rio 2016, tra chi è al lavoro in Italia e chi fa esperienze all’estero(leggi qui), il cosentino conclude "Questo sarà un biennio importante. Pian piano cominceremo a provare nuovi tuffi. Cercheremo di fare più spesso dei collegiali con la Nazionale assoluta, sia per l'atmosfera, che per la presenza di grandi campioni”. Mazzucchi chiosa “Giovanni è sulla strada giusta e vedo con piacere che anche atleti più giovani, ad esempio Giacomo Ciammarughi e Lorenzo Marsaglia, già seguono la direttiva del ct. Magari col rischio di perdere inizialmente qualche posizione in classifica, in caso i tuffi più ostici non riescano alla perfezione, ma con l’obiettivo d’imparare”.
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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