Una gara da fenomeno: Tocci BRONZO mondiale

Copyright foto: Deepbluemedia

Da un metro all'altro, da un trampolino all'altro. Ieri Elena Bertocchi, bronzo mondiale(leggi qui), oggi era Giovanni Tocci a cimentarsi in finale a Budapest. Trampolino da 1 m, la specialità che fu di Christopher Sacchin, unico a riuscire a conquistare una medaglia mondiale tra le epoche di Giorgio e Tania Cagnotto. Specialità, ora, degnamente rinverdita dal cosentino(leggi qui). Il suo primo tuffo è il trionfo della semplicità: un doppio e mezzo avanti, perfetto.

L'avvitamento è un inno alla gioia che sale alto e armonioso. Il doppio e mezzo indietro lo trattiene, il punteggio sembra non rispecchiare l'esecuzione. Poco importa, il cosentino non perde tempo a rimuginare o protestare: il rovesciato, a suon di 9, tiene fede al suo nome e ribalta di nuovo la sorte dell'azzurro. Il triplo e mezzo avanti è una corsa verso il destino, è per chi sa prendersi rischi quando la posta è alta: perde un po' il piede sulla tavola, non si scompone minimamente e scatena applausi e 8.5. Il ritornato è il tuffo del silenzio e del fracasso: esultavano gli americani per Hixon, esultavano i tedeschi per Hausding. Lui li ammutolisce, chiude di Bronzo a 444.25 punti, mentre la Danube Arena si riempie delle urla e delle trombe da stadio dell'Italia.

Applaudono a bordo vasca la sua allenatrice, Lyubov Barsukova, e Oscar Bertone, che convinse l'ucraina a venire ad allenare a Cosenza(leggi qui). E si è guadagnato i galloni di Responsabile della Nazionale Assoluta, dopo aver portato Tania Cagnotto al podio olimpico e l'ottimo lavoro svolto con le giovanili azzurre. Oscar e Tania, che nel frattempo si sono dati il cambio al commento tecnico Rai, oggi sono tra i più emozionati. Hanno visto crescere Tocci, in tutti i sensi, e lui ha assimilato tutto quello che poteva allenandosi al loro fianco. Il prossimo passo è lungo 3 m, e ha le Olimpiadi come meta finale. Finita qui? No, perché l'Italtuffi festeggia anche il ritorno di una coppia azzurra dalla piattaforma, Noemi Batki e Chiara Pellacani, e un movimento profondo e competitivo più che mai(leggi qui).

moscarella@swimbiz.it

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