Natalie Coughlin. Ori olimpici, copertine e… scoliosi

Copyright foto: espn magazine

A 32 anni con un fisico da far invidia alle modelle. Natalie Coughlin (foto), tre ori olimpici e sette mondiali , è tra gli sportivi scelti per Body Issue, tradizione della nota rivista americana Espn a cui in passato si sono sottoposti anche Michael Phelps, Ryan Lochte e la nazionale americana di pallanuoto femminile(leggi qui). Gli atleti sono messi a nudo, prima dall’obiettivo, poi dalle interviste. E Natalie Coughlin confessa di soffrire di scoliosi, problema diagnosticatole solo a 30 anni. La schiena, zona delicata. Per uno come Christian Galenda, fu un calvario(leggi qui)“Ma abbiamo avuto anche medagliati azzurri con la scoliosi - commenta a Swimbiz.it Marco Lancissi, preparatore atletico al Centro Fin di Ostia – spesso è provocata da una muscolatura che ‘tira’ troppo da un lato. Serve compensare, mantenere l’equilibrio”. Ad esempio ”Incrociando le dita, Gregorio Paltrinieri è più stabile a livello articolare, quindi non dovrebbe ripetersi l’infortunio alla spalla di Londra 2012. Anche una buona tecnica è utile a livello preventivo”. Nessun problema è banale o da sottovalutare Un dito del piede mal curato abbreviò la carriera della stella di basket Nba Shaquille O’ Neal, provocandogli infortuni a schiena e spalle “Si chiamano catene cinetiche ascendenti posteriori” spiega il fisioterapista Roberto Crisari. Gabriele Detti, per combattere gli scompensi alla schiena a causa di un incidente che da bambino quasi gli costò una gamba, è ricorso a fisioterapia, prevenzione e persino al ballo(leggi qui). “La scoliosi di solito s’instaura a 16-17 anni. Va curata subito, altrimenti la curva è permanente - aggiunge Crisari - dopo si può solo contenere, ad esempio con la ginnastica posturale per mantenere muscoli più morbidi ed elastici. La Coughlin è fortunata a fare nuoto, l’unico sport in cui i dolori siano limitati”. Dunque hanno ragioni le mamme quando dicono “Fai nuoto, fa bene alla postura”? “In ogni detto c’è un fondo di verità e nel nuoto non c’è il carico verticale di altri sport – conclude Lancissi, e Crisari conferma – il nuoto è, anzi, molto indicato per i bambini con scoliosi”.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram